La pratica di gratitudine

Penso che tra tante pratiche disponibili per alleviare lo stress, ansia e aiutarci nei momenti di difficoltà, la pratica di gratitudine è quella davvero più semplice ed efficace.
Da dove cominciare
Io sto praticando la gratitudine da tanto tempo. La parte del mio rito quotidiano dopo la pratica mattutina di Yoga e meditazione è iniziare la giornata con rendere grazie alla vita che scorre nelle mie vene, alla casa dove abito, alla famiglia che mi circonda, miei figli meravigliosi e soprattutto ai miei genitori.
Ritengo che ringraziare genitori (e non è sempre facile) è la cosa fondamentale. Allieva tantissimi dolori e insoddisfazioni e riporta tanto equilibrio nei rapporti sia con genitori stessi, che con se stessi, che con i propri figli. Penso davvero sia una pratica FONDAMENTALE.
E poi ringrazio la giornata che sta per arrivare, consapevole del fatto che qualsiasi cosa questa giornata ha in serbo per me, sarà IDEALE. Ogni situazione sarà il mio maestro, ogni persona sarà il mio specchio.
E poi ringrazio i miei insegnanti, che possono presentarsi nella nostra vita in tante forme. Ringrazio la mia pratica.
Mi chino davanti a tutta questa abbondanza.
Da quando ho iniziato questa pratica sento molto più equilibrio, serenità, leggerezza, sicurezza, forza nella mia vita.
Difficoltà
La Gratitudine purtroppo non ci viene naturalmente. Come abbiamo già visto tante volte, la nostra mente trova molto più semplice scivolare nel negativo, nella lamentela, nel vedere e focalizzarsi su tutti gli aspetti della nostra vita che non vanno bene. Non solo, ci sentiamo scoraggiati e quasi ci sembra di non avere scelta o qualsiasi potere sulla nostra mente. Anche le persone che ci circondano, partecipano molto volentieri quando c’e’ da lamentarsi e da piangere.
Entriamo in una mentalità della vittima.
Ci sembra normale essere esausti, normale lamentarsi di quello che ci circonda, degli eventi e persone intorno a noi, ci sembra normale sentire la vocina nella nostra mente dire: “Ma perché proprio io?” “Non mi andrà mai bene”, etc.
“Quando realizzi che non manca nulla, il mondo intero ti appartiene” Lao Tzu
Benefici
Da quando ho deciso di vivere la vita con gratitudine nel cuore la voce interiore è cambiata completamente.
Si, è una pratica che richiede sforzo, costanza, bisogna creare una nuova abitudine.
Ma ne vale la pena!
Più la nostra pratica diventa costante, più impariamo a focalizzarci sulle cose belle nelle nostre vite, è come se venissimo in contatto con una magia. E’ come se mandassimo un messaggio all’Universo chiedendo più cose da apprezzare.
Non è più un segreto che noi creiamo la nostra realtà. Abbiamo parlato tante volte nelle nostre lezioni del fatto che quello che è dentro è anche fuori. Che non esiste pensiero separato dall’azione. E allora che azione vogliamo coltivare? Quella che parte dalla paura, disperazione, scontento, lamentela, vittimismo? O quella che parte dalla fiducia, senso di abbondanza e gratitudine?
Lavorare sul senso di gratitudine è come allenare un muscolo. Più ci alleniamo, più diventa forte. Ma soprattutto, più la gratitudine entra a fare parte della nostra vita, più ci accorgiamo che abbiamo scelta su come rispondere agli eventi della nostra vita, senza essere risucchiati dal senso di mancanza, ingiustizia, rabbia e ansia.
Contentezza diventa più forte di insoddisfazione
Pace diventa più forte di frustrazione
Aprezzamento diventa più forte di lamentella
Si sviluppa la risilienza!
La vita diventa più dolce e più divertente. Più siamo contenti e luminosi con il senso di gratitudine nel cuore più siamo buoni verso gli altri. Vuole dire che anche tutti quelli che vengono in contatto con noi ne sentono beneficio! Si crea un effetto onda!

E se non trovo nulla nella mia vita per essere grato?
Penso che quando sorge questa domanda c’è un po di resistenza verso il cambiamento.
Purtroppo, il nostro Ego preferisce tenerci “al sicuro”, anche se questo “al sicuro” non ci fa più bene.
Ma se siamo abituati a non guardarci dentro, a non venire in contatto con il bene che ci circonda per difenderci dal male, dai dolori, dalla paura di aprirci verso gli altri o verso la vita perché siamo stati feriti, questa abitudine ci fa sentire paradossalmente più tranquilli.
E’ vero, ci possono essere giorni o circostanze quando connettersi con il senso di gratitudine è più difficile. Ma difficile, non vuol dire impossibile e ci sarà sempre qualcosa nella nostra vita per quale essere grati tutti i giorni.
Potrebbe essere semplicemente essere grati di essere vivi o avere il tetto sopra la testa e cibo da mangiare.
L’intenzione di questa pratica non è di ignorare la realtà, di scrivere lunghe liste di gratitudine che non hanno senso vero e profondo per voi o negare l’esistenza di esperienze dolorose. No.
Lo scopo è di indirizzare la vostra attenzione.
Di spostare attenzione dall’identificazione con il dolore, allo stesso tempo essendo consapevoli e presenti alla sua esistenza.
Coltivare l’intento di gratitudine ed apprezzamento per le piccolissime cose che la vita ci offre in ogni istante ci riporta nel momento presente e permette a liberare spazio per vedere tutto quello per quale possiamo essere grati.
Se non avete mai praticato gratitudine
Se non avete mai praticato gratitudine, all’inizio può sembrare strano e magari vi sembrerà che non fa nessun effetto. Ma come tutte le nuove abitudini nella vita vanno coltivate, ci vuole tempo, pazienza e consistenza.
I studi scientifici dicono che ci vogliono dai 21 a 66 giorni per coltivare un’abitudine nuova e farla diventare parte della vita.
Il bello è che dopo qualche tempo che ho iniziato la pratica di gratitudine ho notato che mi viene più semplice e più spontaneo notare le cose per quali essere grata nella mia vita, si sviluppa una sorte di sensibilità, apertura. A volte, senza nessun sforzo da parte mia o bisogno di porre attenzione il senso di gratitudine semplicemente riempie il cuore in un momento del tutto “normale”, come può essere vedere i miei figli in un momento della giornata o la luce che passa sulla pelle o il senso di gioia nell’andare a insegnare la mia lezione di Yoga o semplice percorrere la strada in macchina per andare al lavoro notando piccole cose che ormai prendo per scontato, lo sguardo di una persona, piccoli gesti.
Una cosa davvero potente è connettersi con il senso di gratitudine anche la sera.
Si sa che ultimo pensiero che pensiamo prima di addormentarci, probabilmente sarà il primo quando ci svegliamo.
Quante volte ci svegliamo già nervosi, stanchi, svogliati, terrorizzati dalla giornata da affrontare?
Prima di addormentarvi fate intenzione, la promessa intima a voi stessi di svegliarvi e rivolgere subito il vostro primo pensiero alla gratitudine!
Nei tempi di Covid-19
Nei tempi di Coronavirus, quando la vita sembra così fragile, quando la sua imprevedibilità spaventa, quando i cambiamenti inevitabili mettono ansia, quando si sente tanta sofferenza, non è sicuramente il momento più agevole per cominciare la pratica.
Ma io penso, che non c’è mai il momento PERFETTO. E se non adesso, quando?
Questo virus ci ha costretti a soffermarci e renderci conto di tutte le cose che avevamo, ma forse non sapevamo più apprezzare appieno. Tutte le cose che volevamo sempre di più, sempre con questo senso di mancanza e avidità e ci siamo dimenticati dell’essenziale. La salute, il nostro respiro, le fondamenta, la nostra casa, la realtà concreta di tutti i giorni fatta di piccole cose e gesti.
Penso che questa situazione ci chiama alla vita e realtà nuova.
Ma non sarà costruita dal Governo, dagli altri. Sarà costruita da ognuno di noi. E allora forse che cominciamo a costruire la nuova realtà partendo dal profondo senso di GRATITUDINE verso questa vita, questa esistenza, questa possibilità, questa difficoltà. Che la nuova realtà che ognuno di noi dovrà ricostruire sia nata dall’abbondanza e non dalla perenne mancanza.
Che sia la gratitudine la nuova preghiera per il mondo, per noi e per i nostri cari.
Se volete approfondire l’argomento potete leggere questo meraviglioso libro:
“GRATITUDINE, Via d’AMORE e SAGGEZZA: Un luminoso cammino verso il benessere, la serenità e la gioia” di Avelio Borroni.
O pratica la MEDITAZIONE SULLA GRATITUDINE con me.